mercoledì 23 dicembre 2009

Avvento

di matman4 e hollerJack

Si avvicina il 25 dicembre, il giorno in cui miliardi di persone festeggiano la nascita di Annie Lennox.

Noi non festeggiamo, non crediamo negli Eurythmics.

Per controbattere alle stucchevoli versioni punk-rock di Jingle Bells e We Wish You A Merry Christmas che le radio propinano in questo periodo, vi consigliamo Ti Voglio Molto Bene Papà di Di Quinto Rocco, struggente canzoncina natalizia nonchè grande classico di Cordialmente.

Ci si vede a gennaio. Sweet dreams.

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domenica 20 dicembre 2009

Neri Christmas

di matman4

"Drammaturgicamente i film di Natale spesso sono ordinari, molte volte ripetitivi, orgogliosamente grossolani. Sono un po' il discount del cinema. Ognuno di loro si può smontare, stroncare e rimontare con grande facilità. Sono film semplici, ma non disonesti."

Christian De Sica


E' uscito nei cinema Natale a Beverly Hills.

La trama in breve.

Il film si divide in due episodi.

Nel primo episodio, nella stanza di un albergo sul Rodeo Drive, Sabrina Ferilli (De Cecco, Wind, Parmalat, Poltronesofà) e Michelle Hunziker (Tic Tac, Comete Gioielli, Telecom Italia) fanno una gara di squirting mentre, a causa di un simpatico equivoco, Christian De Sica (Caffè Mauro, Tim) e Massimo Ghini (Eni) si masturbano a vicenda guardandosi fisso negli occhi.

Nel secondo episodio, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi vanno a Los Angeles per realizzare il sogno di una vita : diventare attori di calibro internazionale, facendo così ricredere chi afferma che recitano nei film italiani solo perchè figli di due grandi. Incredibilmente non ce la fanno e, per la delusione, si decapitano con una sega elettrica.
Intanto Paolo Conticini ed Emanuele Propizio guidano dei jet pack, si scontrano ed esplodono.
Michela Quattrociocche, per lo shock, si schiaffeggia fino a morire.

Regia di Neri Parenti.

Con una trama del genere, nel mercato di gennaio De Laurentiis compra Messi, Tiger Woods, le sue amanti e un Kobe Special.)


Nella foto : Neri Parenti

Se reputate Natale a Beverly Hills troppo complicato per voi, c'è sempre quest'altro film di prossima uscita. Chissà se anche questo è ritenuto di interesse culturale.

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giovedì 17 dicembre 2009

If i die, i die

di hollerJack

Sono una persona tendenzialmente incline allo sconforto. Ma uno sconforto che non ha nulla a che vedere con approfondite riflessioni su tematiche d'interesse filosofico-argomentativo e/o ontologico/universalistico: tematiche quali l'io, la fine del mondo, la condizione dell'umana esistenza correlata all'illusione empatica del sé verso l'altro, il corpo come riferimento nell'essere e fuori dall'essere, l'omosessualità di Cristiano Malgioglio. Niente di tutto questo (ho realizzato ciò in un percorso d'autoanalisi dalla longeva gestazione che va oltre i dieci secondi).

Sono un fatalista, a esser precisi, un fatalista squallido. Esatto, squallido. Catalizzo il mio pessimismo sulle cose di scarso valore, ad esempio sul fatto che il saggiare un'ascella per verificare la tenuta del deodorante imporrà, in caso di discreto successo, l'odore sgradevole nell'altro lato, o che ogni minimo segnale di malore sia sintomo del mio prossimo, agonizzante incedere verso la morte.

Il mio pessimismo assolutistico-squallido ha anche manifestazioni psicoanaliticamente non prive di episodi spiacevoli: ogni volta che vado a letto do per scontato che il mio cuore stia per smettere di battere, e hanno fatto seguito a questa cosa anche sporadiche manifestazioni di attacco di panico nel quale mi autoconvinco che il cuore si sia fermato e che io stia rapidamente morendo (nonostante il mio battito cardiaco sfiori la soglia della tachicardia letale) . Condizione indispensabile per addormentarmi, è dunque quella di fare pressione sul polso o sull'arteria in prossimità della laringe monitorando la frequenza cardiaca in uno stadio emotivamente delineato da sentimenti contrastanti, la cui summa converge nella consapevole attesa della mia ultima sistole senza diastole - ma poi non succede un cazzo.
Questo è un problema, perchè sono estremamente orgoglioso della mia parvenza che tende alla più gonfia spavalderia: non ammetterei mai davanti a un conoscente con cui non nutro estrema confidenza il mio panico nei confronti della morte - piuttosto tratto l'argomento con arrogante sarcasmo.
Questo non mi esime da situazioni inverosimilmente imbarazzanti: esemplare fu un consulto col mio medico generico in cui ho cercato di sminuire la componente-panico, declassando il discorso sugli aspetti sintomatici in un contorto guazzabuglio ridondante:

holler: Mi sono presentato qui perchè credo di aver avuto un attacco.
Medico: Un attacco? Puoi essere più preciso?
*holler: E' successo che stanotte mi sono svegliato convinto che il mio cuore abbia smesso di battere, ma era autosuggestione, perchè il mio cuore non ha smesso di battere, infatti se il mio cuore si fosse fermato è auspicabile che io non possa essere qui a parlarne. Ma ero certo che stesse accadendo.
Medico: Capisco, dunque hai avuto un attacco di panico.
holler: ...
holler: ...diciamo che è un attacco.
Medico: Si, è con certezza un attacco di panico. Ti prescrivo queste nel caso in cui...
holler: Io non credo si tratti di un attacco di panico.
Medico: ... No?
holler: No, forse si... è stato un attacco di panico... ma senza panico.
Medico: Insomma, un attacco!
holler: Giusto! Un attacco.
Medico: Che tipo di attacco?
... *(riprendere dall'asserzione contrassegnata con l'asterisco).

Per quanto voglia apparire esente da ogni timore fatalistico e sembrare quel tipo d'individuo che non ha cuore neanche per se stesso, ho una paura viscerale del buio eterno (o di trovarmi al buio con Cristiano Malgioglio),.
La mia terza fobia più grande (dopo quella del blocco dell'apparato cardiocircolatiorio e Cristiano Malgioglio) è quella delle esplosioni. Ho paura di qualunque oggetto sembri assumere una conformazione tale da essere confacente all'atto di esplodere: recipienti per gas, vapori e liquidi surriscaldati, pneumatici, palloni, palloncini, camere iperbariche, batterie per cellulari Nokia contraffatte, forni a gas, bombole di gas, la bolletta del gas, la macchinetta del caffè.

Il terrore delle macchinette moka è stato fomentato da un convincente discorso di Nuzo (sicchè questo è il nome confidenziale, lo chiameremo Boroslov) , mentre stavo riempiendo il piccolo serbatoio d'acqua.

Boroslov: Lo sai a cosa serve quella vite dorata?
holler: Non esattamente.
Boroslov: Serve a trattenere la pressione che si genera all'interno del serbatoio d'acqua della macchinetta. Pressione, holler. Se fosse difettosa potrebbe anche esplodere.
holler: ESPLODERE?
Boroslov: Si, ma è raro che accada. In genere viene sparata via come un proiettile, e se non erro in questo momento punta dritta alla tua testa...

Una persona squisita, Boroslov Nuzo: è uno di quelli che passa intere giornate a inventarsi stronzate d'ogni sorta, e le proferisce con tale enfasi che si autoconvince che siano vere:
"Mio nonno è arrivato al terzo piano del condominio arrampicandosi sull'albero di limoni".
"Mi sono trombato l'assistente del professore, e per ringraziarmi della prestazione formidabile mi ha regalato un quadro Ikea".
"Ho trombato con la mia ragazza mentre dormiva. Lo sai che non se ne accorgono se le scopi in fase rem?
"Massi, lo sai che ti ho scopata in fase rem?"
(ci credeva veramente).
"...e ho preso il tacchino per il collo, e mi è rimasta in mano solo la testa" (è una lunga storia; ci vorrebbe un post a parte).

Nonostante ciò, la storia della macchinetta da caffè mi è parsa veritiera: quella valvola dovrà pur servire a qualcosa, e se proprio dovrò morire non voglio esplodere o essere ucciso da oggetti che esplodono.

A proposito di culattoni... no! Intendevo dire, a proposito di eterno oblio:
Dopo aver stilato questo brevissimo post, il giorno 24 ottobre alle ore 15:04 il blog ha ricevuto visita da un residente di Casal di Principe. E' attendibile che ciò non stia necessariamente a significare che il clan dei casalesi mi stia braccando, sarebbe un'ingrata generalizzazione pensare "tutti i casalesi appartengono al clan dei casalesi". Ma sono un codardo, e come tale prendo in considerazione la peggiore delle ipotesi possibili. Il solo atto di scrivere la parola "camorra", produce in me l'esatto equivalente emotivo di giocare ai dadi con i più sanguinari e (s)pregiudicati esponenti del clan di Casal di Principe. Giocare ai dadi in una partita in cui:

- I casalesi utilizzano dadi con facce tutte da 6.
- In caso di pareggio, vince chi gioca in casa (sono loro che giocano in casa).
- Hanno preso in ostaggio Roberto Saviano.
- Hanno preso in ostaggio La Morte.
- Mi hanno preso in ostaggio.

Essendomi convinto da solo di essere perseguitato, in attesa della mia turpe esecuzione, chiedo almeno al settore esecutivo del clan camorristico una morte che rispetti i più consolidati e stereotipici topoi da gangster movie, ma che al contempo non preveda alcun tipo di esplosione.

Esatto, una morte che non esiste.

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martedì 15 dicembre 2009

Feedback

di hollerJack  
(il post lungo è finito.. ma non lo pubblico ora.. mi do al cazzeggio e mi congedo dallo scrivere... c'è chi lo ha fatto su di me / per me).

commento di un'autorevole esponente del gentil sesso su una serata trascorsa con hollerJack e Wanco:

"Potrei parlare di perle finte e di gente che cammina scalza per San Martino.

Potrei raccontare di palestrati che si spogliano sulla mia macchina e di una dolcissima fanciulla che mi sbriciola patatine nell'abitacolo.


Potrei dire molto su qualcuno che chiede al barman:"una Tendenz"(il nuovo nome della Tennent's)o di qualcun altro che si sbrodola addosso la suddetta Tendenz...


ma preferirei parlare della competizione tra due fanciulli relativa alla tonicità dei loro deretani: davvero una serata esilarante!"


Normal Kombat si assume l'onere di garantire che nel corso della serata sopracitata nessuna esponente del gentil sesso ha subito qualsivoglia forma di violenza carnale e/o psicologica e/o stalking, in nome di un'etica superiore trascendente la mera istintività brutale dell'essere umano (etica che poi non esiste... lo so, sono un sognatore).



nella foto: una Tendenz


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Black or what ?

di matman4

Michael Jackson sarà ricordato anche dalle future generazioni.

Forse.

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domenica 13 dicembre 2009

La Statua delle Libertà

di matman4

Dopo il comizio tenuto a Milano, il Dittatoruncolo è stato ferito al volto da un uomo con problemi mentali che gli ha scagliato contro una statuetta del Duomo.

Sarà andata proprio così ? Il Dittatoruncolo è uno che farebbe di tutto per essere il protagonista. Secondo me ha fatto come Edward Norton nell'ufficio del capo in Fight Club.

"L'aggressore è un uomo con problemi mentali". E dilla tutta, si è preso a pugni da solo !

Nella foto : un uomo che ha subito un sopruso, tutti noi speriamo che si riprenda alla grande. E' quello sulla sinistra con gli occhiali.

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venerdì 11 dicembre 2009

Chewing bum

di matman4

Uno studente di chimica dell'università di Kiev ha masticato un chewing gum trattato con una sostanza esplosiva simile all'acido citrico e gli si è staccata la mascella.

Questa è una generazione votata all'eccesso, una volta ci si accontentava dei topi nelle Big Babol.

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giovedì 10 dicembre 2009

Amore, facciamolo! (purchè non ci veda nessuno)

 di un non troppo orgoglioso hollerJack
(perchè i post lunghi e di pregevole fattura sono come il Natale nella pubblicità dei panettoni con Renato Pozzetto).

Sono una persona abitudinariamente riservata. Anche se talvolta sono incappato in situazioni inerenti l'atto impudico in ambiti collettivamente frequentati, il fattaccio l'ho sempre consumato in contesti estremamente controllati e/o in luoghi ove non passa anima viva - il reparto musica jazz / soul de La Feltrinelli.

La mia attitudine sociofobica mi vede imperniato nella totale convinzione che anche i poster e le gigantografie mi guardino, ma essendo Ray Charles orbus luminis, al massimo ode un ansimante mugolio... e io mi sento tranquillo.


 
come direbbe Magritte:
<< Questo non è Ray Charles >>.


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mercoledì 9 dicembre 2009

Giocando in casa

di matman4

La Juve perde contro il Bayern Monaco per 4 a 1 ed è fuori dalla Champions League.

Mi dispiace per Buffon, grande professionista.

Alena Seredova ha dichiarato di essere molto amareggiata.

O almeno questo mi è sembrato di aver capito, aveva una ball gag in bocca mentre la inculavo.

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venerdì 4 dicembre 2009

Sorteggio bomba

di matman4

Città del Capo.

Falso allarme bomba nella sede dei sorteggi dei Mondiali di calcio.

L' Italia è in un girone con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia.

A volte basta un semplice avvertimento.

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Cronaca vera

di matman4

Ho sempre avuto un rapporto burrascoso con Mio Padre e negli anni ho collezionato figure paterne un po’ ovunque : Mia Madre, Klaus Kinski, il rum, i Motorpsycho, la città di Sangineto Lido (CS), una indefinibile scaloppina di vitello che mangiai nell’ aprile del 1997, una maglietta del Palermo vista in una vetrina londinese e tante altre (nel 2004 ero in una zona molto chic di Londra e vedo ‘sta vetrina immensa che esponeva unicamente una maglietta del Palermo. Vi direi il nome della zona molto chic se non fosse che i ricordi di quei giorni lontani sono alterati di molto a causa delle ripetute inalazioni di popper, lì a Beirut vecchia.)

La figura paterna principale degli ultimi tempi è il settimanale Cronaca Vera, di cui sono sporadico lettore da qualche anno.

Il primo numero di Cronaca Vera uscì nel 1969 e da allora nulla sembra essere cambiato. La veste grafica è rimasta sempre la stessa (salvo lievi modifiche), la sua diffusione è capillare e gli argomenti trattati sono la peggio accozzaglia italica mai espettorata - il tutto innaffiato da una genuinità che i rotocalchi patinati di oggi se la sognano. C’è di tutto, su Cronaca Vera : spendi un euro e sei catapultato in un mondo che trabocca immagini soft-core anni ‘70, Padre Pio, sagre di paese, maghi, collezionisti di pomelli antichi, Padre Pio, numeri del lotto, storie di pensionati che non arrivano a metà mese, Padre Pio, satanismo, pecette superlative, lettere di carcerati rumeni e Padre Pio.

E’ come DiPiù, ma con meno Padre Pio.

Più che il crocifisso ci piazzerei Cronaca Vera, sulla bandiera italiana.





Leggere Cronaca Vera è come guardare negli occhi Giorgia Palmas legata e imbavagliata che mugola e si dimena mentre ti abbassi la zip dei jeans.

E’ divertente, insomma.

Da ora in poi (leggasi : quando mi va) posteremo ogni tanto qualche stralcio di questa rivista stupenda su Normal Kombat, così c’accalappiamo il target dei muratori italiani espatriati in Germania che non sanno usare l’Internet (quelli che lo sanno usare leggono Trascendentale.)

Altro che Il Fatto Quotidiano ! In questo mondo schizzato più che mai si sente il bisogno di un caposaldo quale Cronaca Vera, vero baluardo popolare e democratico contro l’odierno imbarbarimento della società e contro una caduta dei valori che sembra non avere fine. Ora scusate ma devo andare, ho l’impressione che Giorgia stia riuscendo a slegarsi.

(Per una trattazione sociologica del fenomeno Cronaca Vera, più altre cose che ho già scritto, prego pigiare qui e qui.)

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martedì 1 dicembre 2009

Conversazione tra hollerJack e una ex aspirante Miss Italia

di hollerJack

(hollerJack vaga con passo incerto per le bancarelle del Corso nel giorno della festività per il santo patrono: solo, desolato, senza meta, in mezzo ad una folla, in mezzo al nulla.. a metà percorso viene chiamato da un'avvenente belloccia senz'anima).

Belloccia: Ehi, scusa. Sbaglio o sei l'amico di Linda? (mix di acuto, tromba bitonale e radio desintonizzata)

hollerJack: ...Ah, si! In effetti lo sono. Non sapevo avesse un solo amico.

Belloccia: Ahah, sai che sei simpatico? Botta e risposta! (ahah, ma vaffanculo!)

hollerJack: ... Sicchè immagino che stai per chiedermelo... beh, io non lo so che ci faccio in mezzo a queste bancarelle.

Belloccia: Ahah... te l'ha detto Linda che l'anno scorso sono stata selezionata tra le finaliste-Aspirante Miss Italia?

hollerJack: ...No.


A.M.I.: Beh, non ti senti onorato, in un certo senso?

holler: Eh, in effetti stare davanti a una candidata alle fasi finali di Miss Italia fa avvertire una certa tensione emotiva. Guarda, sto sudando (menzogna e sarcasmo inside)!

A.M.I.: Ah si? Non mi sembra! E dimmi... tu, cosa fai nella vita? (Oddio, ma partecipare a Miss Italia è l'esatto equivalente di un curriculum vitae?)

holler: Io.. come dirti A.M.I., io sono un... un...

A.M.I.: Un??

holler: Sono uno dei massimi esponenti della contro-cultura del Mezzogiorno.

A.M.I.: Controcultura del Mezzogiorno? Davvero?? Che cos'è la controcultura? Sembra molto interessante! Di cosa ti occupi? Sei un'artista? Dipingi? Scrivi? (Dio, perchè anche questa prova?!)

holler: Si, è insita in qualcosa del genere... non consta in un campo di peculiarità esclusive: in fin dei conti è l'amalgama, l'insieme, il nesso concettuale delle mie attività, che determina il mio essere un esponente della controcultura.

A.M.I.:Ad esempio?

holler: Vedi... ci sono talmente tanti di quegli esempi che potrei farti... ho scritto recensioni musicali cercando di additare uno stile confacente ai moderni canoni stilistici e classificatori di genere... un'altra volta, una casa editoriale si era mostrata molto disponibile all'eventualità di pubblicare un mio racconto.. però mi sono scordato di compilare i moduli del contratto e non se n'è fatto più niente. Poi ancora... seccato all'idea di uscire con la mia ex-ragazza ho simulato gli spasmi nevrastenico-compulsivi di una crisi epilettica facendo i gargarismi con la Sprite, dovevi vedere la faccia che ha fatto! Ehm... non sono cose per cui percepisco una retribuzione ma guadagno anche qualche gruzzolo di tanto in tanto: pochi giorni fa ho vinto 20 euro ad una gara di bevuta di superalcolici...

A.M.I. : Non mi sembra una grande cosa.

holler: Eravamo in tre, ed uno di noi era pure astemio.

A.M.I.: A maggior ragione, confermo che non mi sembra una grande cosa.
(al mio interno avverto il susseguirsi di concitati attimi di sbigottimento personale, il clima di apprensione sale e non riesco a sovvertire la piega sbagliata presa dalla conversazione, poi odo un richiamo, la voce è quella di una persona confidenziale).

Lucius: ehi, holler!! Amico hooooller, ci saresti per una birretta? Dammi... tu dammi giusto il tempo di tirar fuori il Negroni e i quattro Black BLEEEEAAAAARRRGGHHH!!

hollerJack: Era lui... quello astemio.

- All'esatto proferire di queste parole due anziani sulla panchina vengono sorpresi da un repentino attacco di ictus, la folla confusa grida, applaude, chiede il bis, alcune persone buttano i propri animali domestici giù dai balconi, dalle verande e dai terrazzi, un cane si autocombustiona, i passanti presi da uno spasimo compulsivo-autoindotto irrompono nella chiesa di San Ciro usando la statua di Padre Pio del luogo come ariete (addobbata con tanto di occhiali da sole, giubbino a chiodo e palle di Natale), iniziano a malmenare la compagine clericale per poi concludere l'opera con l'abbattimento della statua del santo patronale (come non avvene manco ai monumenti dedicati a Stalin nel corso della Rivolta d'Ungheria). -

Fa seguito a ciò l'arrivo di una gigantesca orda di motociclisti "Onepercenters" composta da tre gruppi:
1) I "Centauri del genocidio post-apocalittico"
2) I "Mephistophelic Molochs"
3) Gli "Er servaggio co' Marlon Brando ce fa 'na pippa" (conosciuti per puro caso dai membri dei due gruppi sopracitati, nei pressi del Grande Raccordo Anulare).

E lì scoppia il casino...
(una parte del racconto è inventata, mi fido del vostro giudizio critico-argomentativo).

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