di un non troppo orgoglioso hollerJack
(perchè i post lunghi e di pregevole fattura sono come il Natale nella pubblicità dei panettoni con Renato Pozzetto).
Sono una persona abitudinariamente riservata. Anche se talvolta sono incappato in situazioni inerenti l'atto impudico in ambiti collettivamente frequentati, il fattaccio l'ho sempre consumato in contesti estremamente controllati e/o in luoghi ove non passa anima viva - il reparto musica jazz / soul de La Feltrinelli.(perchè i post lunghi e di pregevole fattura sono come il Natale nella pubblicità dei panettoni con Renato Pozzetto).
La mia attitudine sociofobica mi vede imperniato nella totale convinzione che anche i poster e le gigantografie mi guardino, ma essendo Ray Charles orbus luminis, al massimo ode un ansimante mugolio... e io mi sento tranquillo.
come direbbe Magritte:
<< Questo non è Ray Charles >>.
<< Questo non è Ray Charles >>.
5 commenti:
Ciè, hai trombato dentro la Feltrinelli..?
Confermo: non c'è posto più desolato e quindi tranquillo del reparto jazz/soul de La Feltrinelli.
Un cimitero di notte, a confronto, sempra via del Corso a mezzogiorno.
@Sciuscia: Ci sono post che posso scrivere rapito da un forse impulso all'attaccamento autoreferenziale.. e altri buttati lì "tanto per".. questa è la prima cosa che mi è venuta in mente pensando a ray charles.. tranquillo, non ci ho perso più di 5 minuti. però un filo di verità c'è sempre in ciò che scrivo (rodi dal dubbio trasmesso dalla mia tagliente ambiguità, eh?)
@VSDO: eheh, giusto! lì è desolato a tal punto che ci si potrebbe fare un concerto jazz.
Francamente, non ricordo che domanda ti avessi fatto.
I will not acquiesce in on it. I regard as precise post. Expressly the designation attracted me to study the sound story.
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