martedì 10 novembre 2009

Antropologia negativa dei '90 tramite fenomeni d'intrattenimento ludico

(perchè le generalizzazioni generano mostri).

di hollerJack

Gli anni '90 costituiscono il primo decennio della mia vita che abbia vissuto per intero. Dovrebbero essere quindi importanti per poter comprendere le tappe di formazione e i punti di riferimento della mia generazione e di quel genius loci quale io non sono di certo! Sono gli anni che designano la nascita del mio io intelletual-edonistico, sono stati quell'arco temporale in cui han visto luce i computer portatili, i primi dispositivi di telefonia mobile, i multisala e altre cose molto più importanti che hanno scandito per sempre un profondo cambiamento nel rapportarci al mondo esterno e all'altro (le mie prime erezioni). Sono allibito quando mi parlano del suddetto decennio sotto il punto di vista del costume infantile/adolescenziale, mortificato da quel ciarpame che dovrebbe esser fregio di ciò che tutti sono stati (eccetto me).
Dozzine di gruppi su facebook rivendicano questi FANTASTICI anni, ricordando le tappe fondamentali per la formazione di qualsivoglia "semi-automa che simula con linguaggio facoltà di pensiero autonomo", individui che han creato una figura tanto ad hoc e in aperto consenso ai tempi che corrono da potersi definire orgogliosamente archetipi di se stessi. Proprio i sopracitati gruppi creati su facebook da lucide menti dalla riprovevole abilità di sintesi, hanno postulato testuali considerazioni di questo tipo:

sei cresciuto nei '90 se:
a) non esisteva mercoledì senza una copia del topolino
b) mangiavi la girella per merenda
c) collezionavi i paciocchini!
d) giocavi coi lego e crystal ball!
e) adoravi il gusto di gelato al puffo!
f) compravi il calippo fizz alla cocacola e il luke
g) ascoltavi la musica alla radio, massimo col mangianastri!


per tua informazione, brutta troia che hai realizzato questo gruppo insulso:

A) Non ho mai letto topolino fino all'anno scorso nella sala d'attesa di uno studio oculistico e ora che ci penso non ricordo nessun memorabile mercoledì della mia vita adolescenziale, sarà che non compravo topolino o che il mercoledì è un giorno triste di per se.
B) Le girelle te le puoi ficcare su per il culo, sicchè il mio primo ricordo nitido dell'aver ingurgitato quei rivoli di merda al cioccolato ricoperti di pan di spagna risale a qualche anno fa;
C) I paciocchini che hai voluto evidenziare con tanta enfasi tramite punto esclamativo non so proprio cosa siano, e certamente non voglio saperlo dato che lo trovo un nome davvero inquietante;
D) Dopo la prima volta che giocai al crystalball i miei mi hanno riempito di sberle perchè col cavolo che non macchia;
E) Non mangio gusti di gelato di colore blu, la natura non ha creato niente di quel colore che possa essere direttamente ingurgitabile, e mi piace pensare che adesso qualcosa si stia muovendo latente all'interno del tuo organismo dopo tutti quegli anni e che ti stia lentamente uccidendo come non avrebbe realizzato neanche il più macabro Cronenberg dei primi lungometraggi;
F) L'analogia "calippo-cazzo" l'ho dedotta a cinque anni.
G) Ascoltavi musica col mangianastri? Che bello, anch'io!!! Ti dirò di più, che resti tra noi però: vedevo film su videocassetta! Tra noi, eh? Che nessuno lo sappia per carità ma che empatia mostruosa e quanto sono cazzuti gli anni '90!!! Vi prego datemi un'arma da fuoco in questo preciso istante!! E versa quel vino Cristo Santo!!

...e i Tamagotchi? nessuno se li ricorda? E' un fenomeno oscurato volontariamente nonchè sottovalutato, a mio personalissimo avviso. Non fraintendetemi! Sin dai tempi della quarta elementare ho sempre considerato quella sorta di pollo-nipponico una enorme cazzata. Tuttavia sono da non molto venuto a conoscenza di una cosa che mi ha fatto riflettere (abbastanza poco, a esser sinceri):
Il tormentone Tamagotchi ha visto riuniti per alcuni anni studiosi d'ogni sorta che (poveracci) provavano a tutti i costi a trovare criteri e metodologie valutative al fine di spiegare i fattori sociali da cui potesse scaturirne il successo. Ed è così che sociologi, psicoanalisti, psicologi del cognitivismo, pedagogisti, hanno fatto di tutto - tecniche di induzione, deduzione, criterio popperiano di falsificabilità, si sono tirati le mele in testa - ma alla fine nessuno ci ha capito un beneamato cazzo di niente. Quando ti ritrovi davanti a una manifestazione, qualunque tipo di manifestazione tale da non far più valere le vecchie metodiche empirico-sociali puoi star certo che le cose hanno preso una piega diversa. Ebbene si, i bambini si sono completamente rincoglioniti. No, cioè volevo dire che le scienze sociali sono andate in tilt. Immagino il sociologo di turno che torna a casa dalla moglie, dopo l'ennesima maratona di congressi atti al fine di elaborare minuziosamente i dati sul boom dell'animaletto elettronico:

<< Amore, com'è andata? >>
<< Ancora male, tesoro mio. Non siamo nuovamente riusciti a catalogarlo quel figlio di puttana. >>
<< Dai, non fare così. Vedrai che col tempo le cose miglioreranno e riuscirete a venirne a galla. >>
<< Se devo esporre il mio punto di vista, so solo che per adesso stiamo nuotando senza meta in un mare di merda a causa di quegli strafottutissimi mini-pulcini-elettronici affetti da pullurosi! Le uniche cose venute a galla sono che cacano sempre, hanno bisogno dell'iniezione quando si ammalano, e che rientrano nella schiera di una fenomenologia ludica che prende il nome di cyber-pet. Capisci amore?? E' un anno che muovo il culo e questi hanno capito solo che è un cyber-pet! Un anno, porca puttana miseria! >>

Sulla scia di un boom di tale portata nacque tutta una serie di animaletti elettronici affini: la scimmia, la giraffa, il leoncino, la lontra, la foca, il gatto, il cane, il pastore eurasiatico che incula le capre (anche se non lo avreste mai dedotto, confesso che l'ultima l'ho inventata) ma non ebbero una gloria parimenti paragonabile, forse per il fatto che le nuove versioni non godevano di spirito d'intraprendenza da parte dei programmatori. Bastava un piccolo slancio creativo, tra cui le eterne-assenti funzioni / bastonata / iniezione letale / modalità Eluana Englaro /, e le cose sarebbero andate presumibilmente in modo diverso (d'altronde cosa te ne fai di un cane se non puoi neanche maltrattarlo?).
Ricordo ancora che a distanza di un paio d'anni dall'uscita in Italia, si verificavano casi di bambine vittime di incontri ravvicinati del IV tipo e di adduzione da Tamagotchi. Anche Eriska, una mia cara amica d'infanzia, era tendente ad entrare in un circolo di storna cerebrale da "ovetto dell'amore portatile":


Eriska: << Holler, il mio Tamagotchi è morto >>
hollerJack: << Beh, crescitene un altro, non mi sembra così grave. Il mio è deceduto per annegamento premeditato. >>
Eriska: << Lo so, ma non sarà mai obeso come quello che avevo prima. >>

...ma a pensarci bene, non è di questo che volevo parlare.




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8 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Che poi, cazzo, odiosissimi questi mocciosi: quelle cose sono anni '80, cazzo, non '90!

Quanto al tamagoci, mia sorella ne aveva uno tarocco, che essendo non originale ci metteva di più a crepare a causa dei vari maltrattamenti.

Lipesquisquit ha detto...

Su internet avevo trovato il Tamarrotchi.
Crescevi un piccolo tamarro, lo portavi in discoteca, lo portavi a vestirsi in modo truzzo, lo portavi a pompare la macchina e lo stereo... una genialata.

Unknown ha detto...

però adesso devo sapere che cazzo sono i paciocchini.

hollerjack ha detto...

...e poi vogliamo parlare delle mie prime erezioni?
uao!
(no, meglio di no forse)

SCIUSCIA ha detto...

I paciocchini erano dei pupazzetti di plastica che puzzavano da matti di roba chimica, tutte le bambine li avevano, e probabilmente la plastica di cui erano fatti era cancerogena.

hollerjack ha detto...

Oddio, non lo volevo sapere! Ora ho capito di cosa si trattava, quei bambocci puzzavano a tal punto che rendevano le piccole camere delle mie piccole amiche (tutto in formato small sicchè ero piccolo)un fienile con una mucca in putrefazione.

Lipesquisquit ha detto...

Devo dire che i Paciocchini li avevo rimossi.
Io però ricordo i Monsters in My Pocket, mi piacevano tanto; quelli si che sono di nicchia.

matman4 ha detto...

Io ricordo gli Sgorbions, le mani appiccicose in regalo dalle patatine, un rigore fallito da Baggio, una doppietta di Casiraghi col cerotto sul naso, Clerks, la guerra nell' ex-Jugoslavia ogni sera alla tv, Pollo Boo, la morte di Bonvi, una madonna di Civitavecchia, canzoni idiote sparate d' estate dai juke-box che se uscissero adesso sembrerebbero capolavori.

Fine degli anni novanta.