lunedì 16 novembre 2009

Kill some day - matman4 goes to Bologna

di matman4

Tranquilli. Ci sono andato.

Mercoledì suonavano i Motorpsycho a Bologna e Michele Zarrillo a Napoli. A malincuore, ho optato per i Motorpsycho (sperando che una volta arrivato all’ Estragon non mi dicessero che il concerto è stato annullato poiché i Motorpsycho avevano deciso di andare al concerto di Zarrillo)

Mentre Casamicciola fa la fine di Atlantide, mentre incolori idee verdi dormono furiosamente, mentre mi appresto a prendere l’intercity Napoli-Venezia delle 8.24, prendo l’intercity Napoli-Venezia delle 8.24. Mi aspettano sei ore di viaggio che trascorrerò a guardare il finestrino (e sì, mica ho l’ iPod o il laptop come voi. E se ce li avessi non li userei per trascorrere il tempo in un treno. Sono ancora una persona, io.)
All’altezza di Roma, succede qualcosa di inaspettato : un gruppo numeroso di emociati con capelli verdi e/o rossi, magliette a righe e cani d’ordinanza assalta il treno.
Cazzo ci fanno qui ‘sta caterva di pallemosce giocatori compulsivi di Uno ?
Vuoi vedere che si sono impossessati dei Motorpsycho ? Naah, non dovrebbero sapere neppure chi sono.

matman4 “ Ragazzi, dove andate ?”
Uno dei pallemosce “ A Bologna, per il concerto.”
m4 “ O cazz … ehm, il concerto di chi ? “
Uno dei pallemosce “ Dei Green Day.”

Fiuuu , pericolo scampato. Se me li fossi trovati tutti all’ Estragon mi sarei pentito di non essermi portato dietro una bomba incendiaria al fosforo bianco (la morte di qualche emociato val bene un Capodanno meno scoppiettante)

Poco prima delle 15 sono a Bologna capoccia. Per chi non ci fosse mai stato, alcuni consigli che vi possono essere utili (lo so che ci siete già stati, la lista è per i bifolchi provinciali come me) :

- anche lì ci sono i pakistani che vendono le birre schifose a un euro, quindi tranquilli.
- si scroccano cancerogene con una facilità allucinante.
- nessuna delle persone che girano per Bologna è nata a Bologna.
- le persone sono gentilissime nel dirti che non hanno idea di dove sia la strada che stai cercando.
- Bologna sembra Salerno con dei portici ; il livello di belle ragazze è però superiore.
- avrò camminato per più di 6 ore, ma di Zanardi e Colasanti neppure l’ombra
(Petrilli, vabbè, è morto.)

Trascorro il pomeriggio cercando di capire dove si trovi l’ Estragon (non ho una cartina o uno schermo con su Google Maps per orientarmi. Sono ancora una persona, io.)
Scopro che si trova all' interno di un parco pubblico denominato Arena Parco Nord. Ci vado. E’ un parco enorme, deserto, bistrattato. Sembra di essere nel cuore di Cesare Pavese. Mi diverto a saltare sulle foglie secche, dalle mie parti non se ne trovano (le useranno i tossici per fumarsi l’eroina, mah.) Chiamo col telefonino l’ ex–Amore della Mia Vita – vive a qualche kilometro da qui - affinché mi dia qualche indicazione per tornare alla stazione, che finora mi sono già perso una decina di volte e non ricordo mai le strade, anche se appena percorse. Ah, l’ ex–Amore della Mia Vita, ormai fallita affermata (canta in un gruppo indie-rock). Mi aveva giurato che veniva al concerto salvo tirarsi indietro una settimana prima. Già che ci sono ne approfitto per dedicarle Quanto ti voglio di Claudio Baglioni (dai 2 minuti e 16 secondi in poi). Mangio un panino, mi fumo la decima cancerogena della giornata, urino un paio di volte sull’erba gridando “ Ci piscio, sulla desolazione ! ”. La sola risposta che ho sono i clacson degli evangelion che sfrecciano sulla tangenziale lì vicino. Trovo l’ Estragon, c’è musica nell’ aere, all' interno ci sono i Motorpsycho che stanno provando. Provo ad aprire la porta d’ ingresso, è chiusa. Chiamo col telefonino il fratello del mio mentore
(che, incredibilmente, ha il mio numero memorizzato. Non finirà mai di stupirmi, quel ragazzo - anch' egli fallito affermato) chiedendogli di farmi parlare col mentore, al quale chiedo se sia il caso di provare ad entrare comunque. Mi dice “ Meglio di no.” Ok.

Torno al centro di Bologna, compro un paio di fumetti e li leggo, vedo una manifestazione di professori precari che offrono vino e caldarroste ai passanti, anziani che girano in bicicletta … Bologna non fa per me, troppo vivibile, troppo perfettina. Ho bisogno di stare sempre sul chi vive, dei sacchetti di immondizia che intralciano il cammino, del caos. Sono ancora una persona, io.

Torno all’ Estragon, il concerto inizia poco dopo le ventidu … ma vaffanculo, alle dieci.
I Motorpsycho sono sul palco, mi piazzo tra le primissime file, come sempre penso all' eventuale effetto Roskilde, c’è frenesia nell’aria. Lo noti che sono in parecchi venuti apposta dalla Sicilia, dalla Sardegna, dal Trentino. L’entusiasmo va oltre le stelle, al terzo pezzo Kenneth Kapstad è già a torso nudo - e si stanno mantenendo calmi, hanno cominciato con Watersound, uau. Niente da dire, i tre figli di baldracca norvegese fanno il loro onesto spettacolo, ci mettono l’anima, si vede. C’è un' atmosfera di continuo visibilio. In lontananza mi sembra di notare Dino Zoff e Zeman che pogano. Durante i bis il pubblico strepita (ma con decoro, ehi, ci sono dei pezzi da ascoltare). Dopo un inizio relativamente lento si finisce in un tripudio compulsivo/delirante di chitarra, basso, batteria - ma va ?- , con aggiunta di pianola (mellotron, presumo). Eccitazione animalesca pervade l’ Estragon, neanche avessero usato come plettri le teste di Cicchitto e Gasparri. Dopo più di due ore, il concerto è terminato, il locale deve chiudere. Fosse stato per i Motorpsycho avrebbero suonato fino alla vittoria della Champions League del Livorno.

(Nella foto, i Motorpsycho. La qualità dell' immagine non è eccelsa, ma che volete farci : non sono di quei coglioni che passano tutto il tempo del concerto a scattare centinaia di foto con una fotocamera digitale. Sono ancora una persona normale, io.)

Parlo con due ragazze siciliane conosciute prima del concerto (non so di dove siano esattamente, mi hanno detto soltanto “ Siamo siciliane ”. Io non direi mai “ Sono campano ”) Riusciamo a farci dare uno strappo da un tizio dotato di evangelion, evitando così di camminare per quaranta minuti per raggiungere la stazione. Ho
l’ intercity che parte alle 2.22, le ragazze invece prenderanno un aereo verso le 5 del mattino. Mi costringono a girare con loro per visitare Bologna e io odio visitare le città. Penso “ E vabbè, ci provo, magari col tempo sono cambiato, stavolta riuscirò a provare qualcosa guardando un monumento, come fanno le persone normali … “

Scopro di non essere cambiato.

Dopo un po’, sosta in un pub, saluto le ragazze, vado alla stazione. Ritrovo gli emoresiduati del concerto dei Green Day e, sarà lo spessore degli argomenti di cui parlano, sarà l’accento romano, sarà che li odio, mi sembra di essere in un cofanetto DVD dei Cesaroni. (che poi, a casa, ho il videoregistratore, mica il lettore DVD. Sono ancora una persona, io.)
Salgo sull’intercity, m’addormento all’arrivo a Roma, il treno giunge a Napoli alle otto e mezzo, ma mi sveglio alle dieci e venti.

Casa dolce casa, finalmente.
Dimenticherò che quel giorno suonavano Il Teatro degli Orrori a Napoli e mi maledirò per i due giorni a venire.

Ah, sabato sono stato ad Agnano – v’ era pure hollerJack - al concerto dei Piano Magic. A tre giorni di distanza dai Motorpsycho, tutto il resto sembra merda. In questo caso, una merda inglese di buon livello.

(Nella foto, Glenn Johnson. Ovvero la dimostrazione che con quella faccia puoi anche essere il cantante di un gruppo rock e non necessariamente uno studente
d’ Ingegneria fuori corso. Per i meno svegli : no, non è il Glenn Johnson terzino destro del Liverpool. Almeno spero.)

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7 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Oh vacca.
Questo è di certo il miglior post che io abbia mai letto - in questo blog.

Sarà che adoro le recensioni dei concerti che parlano di tutto tranne che della musica. Stay cussì.

Laura S. ha detto...

Sei pazzo. XD

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Angel ha detto...

Matte' e perché sarei un "fallito affermato"?! :)
Comunque complimenti per il resoconto fantasmagorico, mi hai fatto scompisciare!
A Milano nel 2006 i Motorpsycho suonarono anche meno quindi t'è andata bene!!!
I Piano Magic li ho visti pure a Cosenza e ricordo ancora il felice incontro in bagno con la splendida tastierista!

matman4 ha detto...

@ Angel

Quale onore, mi hai sgamato il blog!
Grazie per aver tenuta segreta la mia identità. ;)

Anonimo ha detto...

ma che cazz pure il commento cancellato ora mattè?
va bene, va bene...

matman4 ha detto...

Ti avevo scambiato per Angel che aveva commentato la stessa cosa per due volte.(in italiano vuol dire qualcosa, giuro) Mi farò perdonare (ammicco ammicco)